domenica 31 ottobre 2010

Chiudere i rapporti con le Poste

Si', qualche mese fa ho deciso di chiudere i rapporti con le poste. Totalmente.
Di seguito illustro le vicende.

Apertura conto (Bancoposta online)
Impossibile per discrepanza del doppio nome, quest'ultimo risultante nel codice fiscale, non nella carta d'identita'. Nonostante avessi un documento ulteriore rilasciato dal comune riportante la dicitura i soggetti nome1 nome 2 cognome e nome1 cognome sono la medesima persona, cio' non era sufficiente per l'ente.
Ho risolto recandomi al comune e modificando la carta d'identita', quindi inserendo il secondo nome.

Apertura di un secondo conto e chiusura del primo
Per questioni personali, avevo necessita' di aprire un secondo conto (sempre Bancoposta online) e, successivamente, ho deciso per la chiusura del primo.
Non ci sono stati grossi problemi, apparentemente.
Il conto del quale avevo richiesto la chiusura dopo alcuni giorni non era piu' accedibile. Per me il conto era chiuso. Avrei ricevuto la liquidazione del conto[1] a breve.
Passo' un po' di tempo, ma la liquidazione non avveniva (~35 euro).
Ho richiesto due volte (a due uffici differenti, il primo dove avevo chiuso il conto, il secondo dove avevo aperto il nuovo) informazioni sulla mancata liquidazione, e la risposta era: "Il conto e' stato chiuso. Riceverai il dovuto".
Niente di piu' falso. Passati altri mesi ho ricevuto due estratti conto, uno per il conto aperto, l'altro per il conto virtualmente chiuso. Quest'ultimo riportava una giacenza di pochi euro, quindi il conto non era chiuso e l'importo era stato ulteriormente ridotto dalle imposte di bollo.
Ho deciso di riempire un modulo online per reclamare, con risultati pseudo-positivi:
  • chiusura effettiva conto, con relativa telefonata delle poste, assicurandomi che avrei ricevuto a breve la liquidazione
  • qualcuno ha visto la liquidazione?

Poche volte mi arrendo, ma mi sono arreso a non ricevere la liquidazione, poiche' ho deciso di non combattere contro un muro per una posta bassa (virtualmente ~35 euro, ma molto probabilmente sarebbe state l'ultima giacenza vista sull'estratto conto, meno i costi, quindi nulla. Ho escluso il caso di liquidazione negativa, altrimenti l'ira implacabile sarebbe scattata...)

Apertura fondo pensione presso posta
Ho deciso qualche anno fa (credo nel 2007) di aprire un fondo pensione per versare i contributi TFR del mio datore di lavoro. Ammetto la mia colpa di non aver effettuato grosse ricerche, fidandomi del parere del quotidiano economico MilanoFinanza e della robustezza[2] del fondo, aprii una posizione in PosteVita, ma non fui molto contento, in paritolar modo per la poco trasparenza. Difatti, l'unico maniera per reperire facilmente notizie sulla mia posizione era leggere la comunicazione annuale del dettaglio della mia posizione, vincolo di trasparenza stabilito per legge. In ogni caso non era aggiornata al mese di ricevimento della stessa comunicazione, ma questa si riferiva allo stato dell'anno precedente. Insomma, rispettata la trasparenza richiesta dalla legge, ma niente piu'. Molto poco soddisfacente. Non parliamo poi dei medio/elevati costi di gestione, delle comissioni applicate al versamento per la contribuzione volontaria[3]. Ripeto, colpa mia se non mi sono documentato a sufficienza per un fondo che da subito si e' rivelato poco soddisfaciente.

Bonifico per il terremoto aquilano
Qualche giorno dopo il terremoto aquilano dell'aprile 2009, ho effettuato un bonifico di 10 euro per una donazione[4] ad un c/c aquilano, proprio quello indicato dalle Poste. Contestualmente, ascolto Radio24 (credo la trasmissione Salvadanaio), nella quale un dirigente delle Poste assicurava che effettuando su tale conto un bonifico online non erano applicate speso o commissioni, recandosi agli uffici postali le commissioni sarebbero comunque state presenti, ma tale somma sarebbe stata devoluta.
Perfetto, niente commissioni? Procedo con il bonifico online. Putrtroppo la commissione l'hanno prelevata. Ok, sono ottimista. Mi restituiranno tale somma in pochi giorni, facendo girare sui loro sistemi una qualche procedura... si', sono stato un inguaribile ottimista.

Smagnetizzazione carta
Questa e' stata la goccia che ha fatto traboccare  il vaso.
Il giorno venerdi 18 giugno 2009 mi reco presso quattro ATM differenti, tutti ATM postali, ma non riesco a prelevare alcunche'.
La questione interessante e' che inserivo la carta, l'ATM richiedeva il pin, inserivo lo stesso, la procedura mi richiedeva di scegliere tipo operazione, sceglievo Prelievo, poi la quantita', scelgo 250 euro, mi scrive Operazione in corso, , poi Impossibile effettuare l'operazione.
Ripeto il gioco il giorno successivo, ed il successivo ancora. Stessa operazione richiesta, medesima procedura, stesso esito.
Decido che c'e' qualche problema.
Il lunedi successivo, mi reco nuovamente presso un ATM, ma ancora nulla di fatto. Decido di telefonare al numero verde che mi invita a recarmi presso l'ufficio postale di competenza della carta, in quanto questa risulta smagnetizzata, e l'ATM non la riconosce come postale ma bancaria.
La questione mi ha innervosito parecchio. Io devo chiamare il callcenter per capire che la mia carta e' smagnetizzata, quando quest'informazione e' in possesso da voi gia' da venerdi? Mi chiamate al telefonino per pubblicita' n volte, e non mi chiamate per questioni di primaria importanza?
In ogni caso, mi reco il giorno successivo all'agenzia postale per richiedere la sostituzione della carta. La prima impiegata mi dice testualmente: "Una sostituzione? Tra dieci minuti me ne vado. Si rechi all'altro ufficio". Mi sono recato all'altra impiegata,e nel percorso cresceva il mio stato di insoddisfazione[5]. Attendo circa 10 minuti in fila, nonostante la fila fosse vuota e l'impiegata non avesse alcun cliente, se non telefonico[6]. Al mio turno, dopo aver segnalato l'improbabile risposta della prima impiegata, mi sento rispondere "Si', si', ha fatto bene. L'altro ufficio sta per chiudere".
Saro' strano io, ma giudico sempre piu' improbabile questa situazione. In ogni caso, dopo ~1 minuto la responsabile mi chiede: "Procedo con la richiesta di una nuova carta?"
Io: "Si'"
Lei: "Le dispiace se taglio la carta?"
Io: "Ovviamente no, anzi deve!"
Dopo ancora ~1 minuto, mi fa firmare alcuni documenti per il rilascio della nuova carta. Mi dice "Tra circa 10 giorni le arrivera' una nuova carta".
Le domando: "Tra 10 giorni?"
Lei: "Solitamente e' il tempo previsto"
Dopo aver manifestato il mio disappunto con "Me lo poteva dire prima di tagliare la carta, almeno il conto online sarebbe stato fruibile[7]", e lei "Ma io l'ho chiesto apposta se potevo tagliarla". Interessante punto di vista, peccato che non mi avesse avvertito prima che i tempi di reinvio erano di ~10 gg. Inoltre cerca di promuovere un prodotto finanziario di cui gia' usufruisco. Poco gradevole, e nel compesso poca efficienza[8].
Comunque, entro una settimana arriva il pin, e dopo due settimane ancora non arriva la carta. Richiedo spiegazioni sia presso l'ufficio postale, sia al numero verde. Quest'ultimo mi segnala che la carta arrivera' tra qualche giorno (lo intuisce dal numero di serie, facente parte di una tranche spedita proprio quel gioro). In conclusione. ho atteso 18 giorni l'arrivo della carta dalla mia richiesta formale, carta disattiva per questioni di sicurezza. Per attivarla, dovra' recarsi all'ufficio postale[9]. Nuovamente.
Ok, altra fila. Segnalo: "E' normale che ho dovuto attendere 10 giorni. Non le sembrano troppi?".
Risposta dell'impiegata: "Si', un po' troppi, ma puo' accadere".
Io: "Capisco, ma io ne ho attesi in realta' 18[10]".
Impiegata: "Puo' capitare".

In sintesi
Ero un buon cliente.
Accredito dello stipendio, alcuni investimenti tramite portafoglio da loro gestito (in particolare buoni fruttiferi postali dematerializzati), ma soprattutto avevo un fondo pensione gestito da loro, in cui facevo versare annualmente la quota del TFR e, in piu', versavo 50 euro mensili. Ricordando che il mio conto era online, mi aspettavo molto di piu'.
Sia minori costi di gestione, sia (e soprattutto) maggior efficienza, non dovendomi recare necessariamente all'ufficio postale (con i relativi e odiatissimi tempi morti).

In conclusione
Ho deciso di chiudere tutte le mie posizioni alle posta: conto corrente, posizione PosteVita, investimenti. Ho anche consigliato (mi sarei spinto ad energizzare il mio consiglio... ma non e' stato necessario) alla mia ragazza di chiudere il conto[11].
Dove ho deciso di spostarli?
A breve il prossimo post.

UPDATE: qui il seguito


Note:
[1] -> per l'estinzione, si richiedeva di lasciare 75,00 euro sul conto, loro ritiravano la quota a loro spettante (per i costi annuali sul conto), il resto l'avrebbero liquidato
[2] -> una mia convinzione, non ho mai verificato
[3] -> commissione di 2,50 su 50 euro scelti come contribuzione. Per me e' un assurdo. Aumento mensilmente la mia posizione di 50 euro, nominalmente 600 euro annualmente, quindi vi permetto di lavorare e beneficiare di tali soldi, voi mi applicate una commissione su tali versamenti?
[4] -> qualcuno le giudichera' le solite donazioni per pulirsi la coscienza. Personalmente, non sono d'accordo. In ogni caso, L'aquila e' una citta' che mi ha dato molto, ci ho vissuto ~5 anni, volevo contribuire, anche minimamente con una donazione.
[5] -> mi aspetto un po' piu' di professionalita', ma non voglio polemizzare, soprattutto su queto punto
[6] -> non era un semplice cliente ma la madre e, nonostante le due persone possano concidere, poiche' la porta trasparente era leggermente aperta, si capiva chiaramente dalla conversazione che la professionalita' dell'impiegata era molto bassa
[7] -> per le operaizioni online con tale conto e' necessario disporre della carta per generare un codice di sicurezzatramite un lettore
[8] -> ~3 minuti le operazioni presso l'ufficio dell'impiegata, dall'entrata all'uscita passano ~22 minuti. L'efficienza e' ~(3/22) = ~0,14, un po' troppo bassina
[9] -> mi domando: ma il mio conto e' online, sarebbe auspicabile l'attivazione online. Lasciamo perdere...
[10] -> tra la richiesta formale e l'arrivo della carta i giorni sono stati 18. Io, pero', vorrei contarne qualcuno in piu', perche' ritengo che nel parametro globale di valutazione si dovrebbe iniziare il computo dal giorno in cui l'informazione era disponibile, informazione che il sistema aveva ma non ha trattato, quindi 3 giorni in piu'
[11] -> lei, dopo un ~mese dalla richiesta di chiusura, ha avuto la liquidazione di 38,25 euro

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