mercoledì 23 maggio 2012

Incertezza confusa

E' un periodo incerto. Molto incerto.
Dal punto di vista globale, incerto politicamente. Incerto finanziariamamente. Incerto negli sviluppi in ottica macroeconomica.
Dal punto di vista personale, incerto economicamente. Incerto in senso lavorativo. Incerto, molto incerto. Incerto negli sviluppi.

Da qualche settimana mi limito nello scrivere, un po' a causa della confusione mentale e la poca lucidita' di questo periodo. La causa maggiore e' la stanchezza (si legga poche ore di sonno).
Sto pagando in prima persona la precarieta' lavorativa. Ma non e' il nocciolo del problema. In questo periodo sto cercando di sfruttare un'opportunità di lavoro per innalzare la mia precaria condizione economica, ma casualmente il periodo e' pessimo.

Una emorragia finanziaria familiare a volte ti mette al tappeto. Poi chiudi la falla[1]. Ma il lavoro se ne va. Non per tuoi demeriti. Non per demeriti del boss. Per una decisione[2] di qualcuno si chiudono i bocchettoni. In realta' non sono gia' chiusi, si chiuderanno a breve.

Ma questa sembra la situazione di molti. Si' e no.
Perche' quando sei un lavoratore specializzato la situazione e' piu' complessa. Forse anche piu' serena. Almeno dovrebbe essere tale.
Ad esempio, lo specializzato che perde il lavoro puo' godere di una piccola pausa per guardarsi attorno. Sostanzialmente perche' in virtu' della difficile sostituibilita' lavorativa dovrebbe godere di un maggiore compenso che gli permetterebbe un eventuale piccola pausa.
Ma se sei apprendista puoi essere specializzato? Io so di essere specializzato, ma sono apprendista di lunga data. E non godo di ottima salute economica. Quindi non ho molto tempo per guardarmi attorno.
Quindi l'incertezza si trasforma in dispiacere. E la causa e' imputabile al sottoscritto. Che e' specializzato, ma e' un apprendista. Sia formalmente sia nel trattamento economico.

Se mi guardo indietro avrei dovuto dire qualche anno fa basta con l'apprendistato. Ma non l'ho fatto per diverse questioni alcune connesse tra loro.
Solo ora capisco che la maggior parte sono state valutazioni errate. Me la prendo con il sottoscritto soprattutto perche' statisticamente non commetto molti errori.

In conclusione, ci vorra' ancora un po' di tempo prima che ritorni a postare con una certa frequenza.


Note:
[1] -> fortunatamente nel mio caso si sta chiudendo, speriamo bene
[2] -> non chiarissima nei suoi contorni, ma condivisibile nella sostanza

giovedì 10 maggio 2012

Il programmatore, un mestiere brutto

A volte penso che programmare sia un mestiere veramente brutto, non penso il piu' brutto in assoluto, ma sicuramente povero di soddisfazioni e ricco di fatiche.
Ecco l'esempio. Sto scrivendo uno script che ha il compito di parsare un file di testo e creare una struttura dati (un hash) complessina. Come al solito mi illudo che siano sufficienti idee chiare per svluppare rapidamente. Come al solito mi sbaglio. I bug si nascondono all'inverosimile.
Tant'e' vero che la struttura dati si popola adeguatamente fino ad un certo punto del file parsato, poi si incasina tutto. Ma perche'? Veramente ci sbatto un'ora per capirlo.
Poi di colpo vedo questa riga, gia' vista piu' volte:
$row =~ /^\?(\d)+\.\s+(.+)/
che in realta' dovrebbe essere
$row =~ /^\?(\d+)\.\s+(.+)/
Un piccolissimo scambio e' succede un casino immane. Quando la struttura dati dovrebbe popolarsi con un certo indice di due o piu' cifre '(\d+)', succede il caos perche' la stessa struttura si popola con indice ad una cifra (\d)+. In realta' l'indice e' catturato correttamente nell'espressione, ma le parentesi dichiarano quale parte dell'indice va memorizzata (e poi utilizzata nel popolamento della struttura), nel primo caso una cifra, nel secondo tutte.

Produttivita' dell'ultima ora: bassa, molto bassa

domenica 6 maggio 2012

Dexter

Oggi ho terminato la sesta stagione della serie Dexter. Assieme a Lost e' uno dei miei telefilm preferiti della categoria drammatici.
Ammetto che il gradimento fosse un po' sceso, ma questa stagione e' migliorata rispetto la precedente.
Il finale della sesta presenta un elemento di forte discontinuita'[1], alquanto disorientante, paragonabile al finale della quarta stagione. Forse l'unica pecca e' avere troppi elementi nella puntata che puntavano in questa direzione.
Di seguito la mitica sigla. Io odio quelle lunghe, ma questa  e' l'eccezione.


Note:
[1] -> qualcuno direbbe colpo di scena

sabato 5 maggio 2012

Tempo elastico

Questa elementare visione del tempo come qualcosa
di rigido e e di assoluto, per quanto possa risultare
convincente e conforme a cio' che suggerisce il buon
senso, e' pero' fondamentalmente imperfetta.
    Paul Davies,
    I misteri del tempo, pag. 24