Il giorno 4 luglio[1] mi ha chiamato la segreteria dell'ABF, segnalandomi che le Poste non hanno ancora risposto, per cui ha voluto accertarsi del mio invio allo stesso ente richiedendomi gentilmente copia della ricevuta di invio della raccomandata destinata alle Poste[2].
Il pomeriggio ho inviato l'email con in allegato la scannerizzazione di quanto richiesto.
Questa mattina 8 luglio mi ha chiamato nuovamente la medesima persona dall'ABF, la quale mi ha esposto la posizione delle Poste. Semplicemente, l'ente ha segnalato la non completezza della documentazione da me inviata.
Ovviamente la posizione delle Poste e' ai miei occhi inconsistente[3], ed ha utilizzato una falla del sistema, cioe' la non certificabilita' del contenuto della raccomandata. Quindi riassumendo la loro posizione e':
si', abbiamo ricevuto, ma non c'e' tutta la documentazione.Quindi, telefonicamente, ci siamo accordati affinche' io riinvii la documentazione all'ente Poste e, quando ricevero' la ricevuta di accettazione, la scannerizzero' e la inviero' alla segreteria.
C'e' pero' un problema. La questione fondamentale e' che le Poste potrebbero arroccarsi nell'attuale posizione, quindi ripetere:
si', abbiamo ricevuto, ma non c'e' tutta la documentazione.Comprendendo la mia preoccupazione, cioe' l'ulteriore sfruttamento della falla per la non certificabilita' del contenuto, si e' gentilmente offerta di inviare la documentazione qualora l'ente mantenesse la medesima posizione.
Mi preme sottolineare che tale azione sarebbe straordinaria, in altre parole non rientra nel percorso ordinario della procedura. L'interlocutore ha quindi compreso la posizione di svantaggio del ricorrente (la mia), e per evitare l'eventuale abuso di posizione dominante[4] in relazione al sistema di comunicazione adottato, si carica di un'incombenza che permette al ricorrente di esercitare un proprio diritto nonostante la falla sfruttata dall'ente.
Note:
[1] -> sarei dovuto essere in viaggio di nozze negli USA, ma questa e' una altra storia che postero' tra qualche giorno
[2] -> la procedura di ricorso all'ABF prevede che il richiedente invii la documentazione per ricorrere sia all'ABF sia all'ente virtualmente cattivo (nel mio caso le Poste), le quali potranno cosi' replicare efficacemente
[3] -> considerando la cura con cui ho preparato il ricorso e considerando che ho verificato che quanto inviato all'ABF e' intercambiabile con quanto inviato alle Poste, la posizione delle Poste e' certamente inconsistente. Purtroppo solo ai miei occhi
[4] -> non mi riferisco con dominante alla posizione dell'ente in quanto tale, ma all'ente quale destinatario di una comunicazione che non puo' essere certificata nel contenuto. Estremizzando, potrebbe negare aprioristicamente il contenuto, cosicche' la mia eventuale rigidita' in quanto ricorrente mi condurrebbe ad un loop
Nessun commento:
Posta un commento